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Saturnia è una frazione del comune di Manciano, nell'entroterra collinare della Maremma grossetana, che sorge sulla vetta di una collina che domina le rinomate sorgenti termali situate al centro dell'omonimo comprensorio turistico termale che si estende per un raggio di circa 30 km tra il Monte Amiata e le Colline dell'Albegna e del Fiora.
La località sorse in epoca romana lungo la Via Clodia nelle vicinanze della necropoli etrusca di Pian di Palma e delle sorgenti termali, già conosciute all'epoca, dalle quali prese la denominazione. Dell'antica via consolare rimangono alcune pietre conservate presso Porta Romana. La città romana subì nel VI secolo una gravissima distruzione e iniziò un periodo di decadenza.
Nel periodo medievale Saturnia conobbe una fase di rinascita grazie ai conti di Tintinnano e, nel corso del Duecento, passò alla famiglia Aldobrandeschi, entrando a far parte della contea di Sovana nel 1274.
Nel Trecento venne controllata prima dai Baschi e poi dagli Orsini; nel secolo successivo passò sotto il controllo di Siena in seguito ad una violenta distruzione e vi rimase fino a metà Cinquecento, quando entrò a far parte del Granducato di Toscana.
La località sorse in epoca romana lungo la Via Clodia nelle vicinanze della necropoli etrusca di Pian di Palma e delle sorgenti termali, già conosciute all'epoca, dalle quali prese la denominazione. Dell'antica via consolare rimangono alcune pietre conservate presso Porta Romana. La città romana subì nel VI secolo una gravissima distruzione e iniziò un periodo di decadenza.
Nel periodo medievale Saturnia conobbe una fase di rinascita grazie ai conti di Tintinnano e, nel corso del Duecento, passò alla famiglia Aldobrandeschi, entrando a far parte della contea di Sovana nel 1274.
Nel Trecento venne controllata prima dai Baschi e poi dagli Orsini; nel secolo successivo passò sotto il controllo di Siena in seguito ad una violenta distruzione e vi rimase fino a metà Cinquecento, quando entrò a far parte del Granducato di Toscana.
la Chiesa di Santa Maria Maddalena
La Chiesa di Santa Maria Maddalena è la chiesa principale di Saturnia.
La più antica citazione della chiesa risale al 1188, ma l'attuale veste dell'edificio è dovuta al radicale restauro del 1933. La chiesa custodisce la preziosa tavola con la Madonna col Bambino fra San Sebastiano e Santa Maria Maddalena, attribuita a Benvenuto di Giovanni, della fine del sec. XV, inserita in una residenza processionale ottocentesca realizzata da una bottega senese.
Da segnalare due croci lignee astili della fine del secolo XVIII e una coppia di angeli reggicandelabro seicenteschi in legno intagliato e dipinto. Di notevole qualità è il tabernacolo ligneo a forma di chiesa con le immagini di Santa Chiara e Sant'Elisabetta d'Ungheria. Il raffinato ciborio mostra caratteristiche peculiari delle botteghe senesi seicentesche.